Una leggenda riporta la narrazione della fondazione della primitiva chiesa di Santa Giustina in epoca longobarda e più precisamente la attribuisce al re Liutprando nel 722. Nei primi decenni dell’XI secolo il marchese aleramico Oberto ricostruì quasi completamente l’edificio sacro e diede vita ad una fondazione monastica affidata ai benedettini. La testimonianza di questo intervento edilizio ricostruttivo è contenuta non in un documento, ma nel pavimento a mosaico all’interno della cripta. “Otbertus marchio huius domus domini reparator et ornator” è scritto sul pavimento in tessere nere su fondo bianco. Affermazione riduttiva in quanto il marchese ricostruì sostanzialmente l’edificio dalle fondamenta. Continua qui
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